
Location:
EX COMPLESSO MONASTICO DELLE CLARISSE
Piazza Galluccio
Date:
Dal 27 Luglio al 31 Agosto 2021
Orari 8:30 - 14:00/ 17:00 - 20:00
BIO
IT Gloria Oyarzbal (Londra, Regno Unito, 1978) è un'artista e fotografa spagnola.
Laureata in Belle Arti, diversifica la sua attività tra cinema, fotografia e insegnamento. È co-fondatrice e programmatrice del cinema indipendente La Enana Marrón di Madrid (1999-2009), dedicato alla diffusione del cinema d'autore, sperimentale e alternativo. Nel 2017 viene selezionata per la residenza d'artista Ranchito Matadero Nigeria/South Africa tra Madrid e la fondazione Art House Lagos (Nigeria), che le permette di sviluppare la sua ricerca sulla colonizzazione del concetto di donna. Nel 2020 è invitata come artista residente a Gibellina Photoroad. Dal 1996 lavora nel mondo del cinema occupandosi della direzione artistica e della fotografia di cortometraggi e documentari sperimentali.
EN Gloria Oyarzbal (London, UK, 1978) is a Spanish artist and photographer.
Graduated in Fine Arts, she diversifies her activity between cinema, photography and teaching. She is the co-founder and programmer of the independent cinema La Enana Marrón in Madrid (1999-2009), dedicated to the diffusion of art house, experimental and alternative cinema. In 2017 she was selected for the Ranchito Matadero Nigeria/Southafrica artist residency between Madrid and the Art House Lagos foundation (Nigeria), which allowed her to develop her research on the colonization of the concept of women. In 2020 she was invited as resident artist at Gibellina Photoroad (Sicily, Italy). Since 1996 she has been working in the world of cinema dealing with the art direction and photography of short films and experimental documentaries.
PROGETTO
IT Woman go no’gree (2019)
ll titolo del lavoro di Gloria Oyarzabal è una frase tratta dalla canzone Lady di Fela Kuti (Shakara, 1972) scritta in un momento di accesa critica e discussione sull’adozione delle abitudini occidentali da parte delle élite post coloniali africane, mettendo a rischio l’identità culturale dell’Africa. Il lavoro affronta questioni come la classe, la razza, l'età, il genere e persino la salute, attraverso una prospettiva de-coloniale femminista. Woman go no’gree analizza l’effetto della colonizzazione sul concetto di donna attraverso l'educazione vittoriana, le religioni monoteiste e i canoni di bellezza, mettendo in luce l'impossibilità di universalizzare i discorsi femministi. Il lavoro propone una postura de-coloniale per guardare in modi inediti la figura femminile in relazione a generi interculturali.
EN Woman go no'gree (2019)
The title of Gloria Oyazabal's work is a phrase from Fela Kuti's song Lady (Shakara, 1972). It was written at a time of heated criticism and discussion about the adoption of Western habits by post-colonial African elites that jeopardized Africa's cultural identity. The work addresses issues such as class, race, age, gender and health through a de-colonial feminist perspective. Woman go no'gree analyzes the effects of colonialization over the role and figure of women in the Victorian Era. The strict education, the monotheistic religion and the canons of beauty render impossible to make universal feminist discourses. The work proposes to look at the figure of the female through a de-colonial gaze.